un project manager italiano
Oggigiorno si sente spesso parlare della figura professionale del project manager o del project construction manager, cioè quella figura professionale capace di gestire e coordinare, per conto del cliente, lo sviluppo della progettazione, del rapporto contrattuale con le imprese di costruzione, la gestione dei permessi amministrativi e dei titoli autorizzativi, coordinare e gestire le varie figure professionali necessarie al processo edilizio, coordinare la gestione del cantiere, la direzione dei lavori, fino al completamento dell’opera con le relative certificazioni e agibilità.
Non nascondo la sorpresa; ma come, forse nessuno si era accorto che fino ad aggi tutto ciò ha sempre rappresentato la parte sostanziale del nostro lavoro di architetti?
Se si sta affermando questa nuova professionalità che, come sempre, arriva dal mondo anglosassone, significa che nessuno o pochi si erano accorti che tale professionalità già esisteva anche in Italia e direi da lunghissimo tempo.
Questo mi porta a riflettere sul ruolo dell’architetto italiano e su come la disinformazione, tipica del nostro paese, abbia oscurato una figura professionale così strategica e decisiva nell’ambito edilizio ed urbanistico; forse si pensa, erroneamente, che l’architetto sia destinato ad una clientela economicamente benestante, o che l’architetto sia destinato solo allo sviluppo e alla firma del progetto, o peggio ancora che possa essere intercambiato, magari per esigenze economiche, con altre figure professionali sicuramente non adeguate.
Tratto da www.casaeclima.com |
Sono convinto che, per carenza di adeguata informazione, i più non conoscano il ruolo chiave che l’architetto svolge come punto riferimento nel panorama edilizio e costruttivo e come, più di ogni altra figura professionale, sia in grado di comprendere e soddisfare le esigenze della clientela proponendo le soluzioni migliori, offrendo il proprio supporto e la propria consulenza in tutte le fasi progettuali e costruttive.
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