La ristrutturazione
vista da parte dell’Architetto
Non intendo affrontare questo argomento, per me così stimolante, parlando di tecnica o di normativa, ma tentando di affrontare l’argomento con un approccio più “romantico”.
Resta, comunque, evidente che il progettista debba rispondere ai desideri ed alle aspettative del cliente, in fondo sarà la sua casa ….. e resta ancora più evidente che il progettista debba possedere un forte bagaglio culturale ed essersi costituito una profonda esperienza e conoscenza perché, a mio modesto avviso, la Ristrutturazione non è per tutti.
Iniziare una ristrutturazione è come iniziare un viaggio molto impegnativo, ci dobbiamo preparare molto bene prima di iniziare.
Non esiste un unico metodo, ogni intervento è sempre unico, anche quando si interviene su tipologie edilizie apparentemente simili (edifici nel Centro Storico, palazzi signorili, case ex rurali e/o ex coloniche, di montagna, di pianura, ecc…), in realtà ogni edificio ha una propria storia e spesso una propria modalità costruttiva; specialmente se di antica costruzione.
Normalmente, ogni fabbricato è stato realizzato utilizzando i materiali reperibili nella stessa zona, murati e posizionati con tecniche locali, la disposizione del fabbricato ed anche dei singoli ambienti tiene conto dello stato dei luoghi, della posizione e della esposizione, le caratteristiche sono state condizionate dalle destinazioni iniziali.
Questo ci porta subito al primo passo che deve essere fatto: la ricostruzione storica del fabbricato, utilizzando tutte le fonti possibili, eventuali documenti reperibili nei vari archivi esistenti (Archivio Storico, comunale, catastale, notarile), intervistando se possibile gli anziani del luogo e i precedenti abitanti, ogni tentativo possibile per ricostruire le fasi storiche della evoluzione della costruzione da ristrutturare.
Ovviamente un dettagliato rilievo degli ambienti è fondamentale, una attenta ricognizione delle strutture, sia per conoscere e verificare lo stato di conservazione, che per conoscere le tecniche costruttive, lo stato di conservazione dei materiali, le condizioni geologiche del luogo su cui sorge la costruzione e quant’altro necessario a ricostruire un quadro dettagliato dello stato di fatto nel quale dovremo intervenire.
Questa è una fase molto impegnativa, che deve essere svolta con grande attenzione e precisione e dalla quale dipende la bontà del risultato finale e, tra l’altro, è una fase molto appassionante; è come calarsi direttamente all’interno dell’epoca della costruzione, ricostruendo ogni passaggio, ogni scelta ed ogni difficoltà affrontata da coloro che realizzarono la costruzione ed ogni modifica successiva.
Questa dettagliata analisi e ricerca iniziale non può e non deve essere elusa o eseguita in maniera sommaria in quanto rappresenterà la base sulla quale costruire il progetto ed indicherà, sin da subito, alcune scelte obbligate e necessarie al recupero strutturale e funzionale di ogni parte del fabbricato; per altro, avendo lavorato prevalentemente in zone altamente sismiche, conosco benissimo l’importanza della iniziale conoscenza.
Arrivati alla fase progettuale, saranno innumerevoli i fattori da tenere in considerazione e da armonizzare per raggiungere gli obiettivi prefissati; le aspettative ed i desideri del cliente, ovviamente, saranno la base delle scelte compositive che dovranno essere in perfetto equilibrio con la scelta dei materiali e la scelta delle tecniche di ricostruzione (o di recupero o di restauro).
Il momento della progettazione è un momento bellissimo, per quanto complesso; intervenire per trasformare un organismo edilizio pensato e realizzato in una particolare epoca (o momento storico), magari caratterizzata da eventi che ne hanno determinato forma e funzione, per raggiungere caratteristiche funzionali, estetiche e abitative attuali, inserendo tutti i necessari accorgimenti e cambiamenti richiesti per un adeguato e moderno confort abitativo, tutto ciò rappresenta una complicatissima ed affascinante sfida.
Quando inizio la progettazione di un intervento di ristrutturazione, so che devo intervenire nell’ambito strutturale del fabbricato, per cui analizzo le condizioni degli elementi strutturali e propongo gli interventi necessari al consolidamento ed alla messa in sicurezza (strutturale ed antisismica), dell’intero complesso edilizio.
Oltre a ciò, ed in particolare ai nostri giorni, diventa irrinunciabile affrontare la progettazione di una ristrutturazione (e non solo), tenendo in considerazione tutti i possibili accorgimenti, tecniche e materiali ecocompatibili; riconsiderare, se non sostituire o integrare gli impianti necessari al miglior confort abitativo, sempre e rigorosamente nell’ottica del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili.
Tutte le fasi della progettazione sono affrontate in contemporanea, tutto deve essere integrato e coordinato con le scelte compositive, distributive ed estetiche; tutto ciò è possibile grazie alla propria esperienza maturata in tanti anni di professione, ma anche grazie all’impiego di software di alto livello che permettono sofisticate elaborazioni in 3D e gestioni del progetto in modalità BIM.
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