L’Architetto a confronto con il cambiamento repentino dei tempi
Che la società stia cambiando è ormai un dato di fatto. La crisi economica in atto ne rappresenta un acceleratore ma non la causa. Il mezzo di comunicazione per eccellenza, che prima era rappresentato dal passa parola, sta ora lasciando spazio ai nuovi mezzi di comunicazione, dove la rete (internet) la fa da padrone. Fino a qualche anno fa, le norme deontologiche vietavano, ai professionisti, la pubblicità: oggi è permessa e già è dilagante.
Difronte a questo mare di informazioni il “povero” committente come può capire quale progettista possa essere più adatto a concretizzare le proprie richieste abitative, i propri desideri e aspettative? Quale sarà la discriminante?
Ma davvero otterrà più commesse l’architetto che saprà rappresentare meglio la propria immagine, o quello che sembrerà più economico, o quello che avrà la pagina web più colorata e accattivante? Possibile che la qualità e la capacità professionale conti sempre meno.
Forse nei piccoli paesi il passa parola e la conoscenza diretta o raccontata avrà ancora un senso, ma in città?
Certo, il cambiamento sta portando delle certezze, o meglio ancora delle garanzie, come il redigere un contratto tra il professionista ed il cliente che stabilisca caratteristiche, tempi e costi della prestazione, salvaguardando il committente da spiacevoli sorprese, ma direi anche il professionista che dovrebbe contare sulla certezza e sulle modalità dell’incasso.
Un tempo la qualità e la conoscenza erano valutate sul “campo”, chiunque poteva verificare l’operato dell’architetto, la capacità di dirigere i lavori, di progettare le migliori soluzioni, di interpretare nella maniera giusta le richieste del committente; la ricchezza del rapporto tra il committente ed il professionista si misurava sul grado di fiducia reciproca che si instaurava. Ho dei dubbi che la fiducia si possa “comprare” su internet.
Ma allora, cosa dobbiamo aspettarci dal “cambiamento” in atto? Per prima cosa, ogni cambiamento rappresenta una sfida che, di per se stessa, è sempre positiva; siamo costretti sempre di più a ripensare alle nostre scelte, non vi è più nulla di sicuro e, probabilmente, non vi saranno più posizioni garantite, o rendite di posizione. La sfida, sempre più crescente, ci porta verso un continuo aggiornamento professionale: chi si ferma è perduto!
Ma al di la del miglioramento personale del professionista, cosa ci guadagnano le persone che si avvicinano alla necessità di scegliere il proprio progettista? Probabilmente anche loro dovranno stare al passo con i tempi, dovranno sapersi districare nella “rete” del web, dovranno saper valutare, tra la moltitudine di messaggi, quale Studio Professionale fa al caso loro, dovranno riuscire a capire chi più di tutti saprà interpretarli al meglio.
Ma la fiducia? Be, la fiducia non la si rappresenta su internet, su facebook o quant’altro, la fiducia si guadagna! Davanti a questo spaccato, dell’immediato futuro, tutti dovremo anche avere una grande fortuna.
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