Questo è l'inizio!
Credo che sia importante utilizzare il web per esprimere le proprie idee anche in un mondo già inflazionato come quello dell’architettura e, più in generale, dell’edilizia.
Allora mi chiedo: ma che senso ha scrivere di architettura, di progettazione, di ristrutturazione, di risparmio energetico, di bio-architettura, quando già così nel web possiamo trovare di tutto e di più?
Per carattere non sono mai stato un gregario, per cui anche io voglio dire la mia; sono stato anche troppo tempo a leggere i post degli altri e spesso sono rimasto insoddisfatto. Ovvio per un addetto ai lavori (direte Voi), ma triste per chi si rivolge al web da comune mortale per chiarire alcuni aspetti nell’ambito dell’architettura costruita e costruibile (dico io) [ci sarà prossimamente un post anche sul senso di tali termini]. Ecco, presuntuosamente vorrei scrivere per avvicinare al meraviglioso e complesso mondo dell’architettura anche i non addetti ai lavori, convinto come sono che per valorizzare il nostro operato di architetti è necessario che la gente comune sappia e conosca la vastità, la complessità, la difficoltà ed il fascino di questa professione.
Il committente (il cliente) è per noi qualcosa di sacro, senza il committente le nostre idee, le nostre conoscenze e le nostre innovazioni resterebbero inesorabilmente nel cassetto, ma nel contempo dobbiamo far capire che il nostro prodotto intellettuale non è “il disegnino”, che il nostro operato ha un valore e che come tale deve essere valutato.
Per cui non intendo schierarmi da nessuna parte, ma da tutte le parti; vorrei che il fumo addensato attorno alla figura professionale dell’architetto, ma anche del professionista tecnico in genere, si diradasse, vorrei che chi si avvicina lo faccia sapendo con chi ha a che fare e quale utilità può avere. Rivolgersi all’architetto non deve essere una costrizione, perché senza non posso presentare il progetto in Comune e non posso costruire quanto vorrei, per cui sono costretto e di conseguenza devo spendere il meno possibile.
Il committente investe il proprio denaro, l’architetto investe la propria professionalità; ognuno concorre al risultato ottimale. Il risultato deve rappresentare un valore artistico ed economico al tempo stesso. La combinazione delle due figure di “investitori” produce un risultato che resterà tangibile nel territorio e questo ne evidenzia anche l’importanza pubblica e sociale.
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