Ma quanti sono gli elementi da tenere in considerazione quando si inizia la progettazione della ristrutturazione di un ambiente?
Da un lato abbiamo un vasto patrimonio immobiliare esistente che necessita di ristrutturazione, ripensamento degli spazi e delle funzioni e dall’altro abbiamo il forte cambiamento sociale, già in atto da tempo, ma destinato a variazioni forse oggi ancora non immaginabili; ciò comporta il ripensamento della modalità di utilizzo degli ambienti domestici e dei loro componenti, ovviamente tutto in relazione alle specifiche funzioni possibili in ogni singolo ambiente.
Uno degli ambienti più soggetti al cambiamento/ripensamento è la cucina o meglio “lo spazio per cucinare”.
Due parole di numero per ricordare che la cucina da sempre è stata il centro nevralgico della casa, il vero focolare domestico; nel 18° secolo la cucina inizia a perdere il suo ruolo di fulcro, quando le classi aristocratiche e borghesi la relegano nelle zone marginali e nascoste della casa (in quanto luogo rumoroso e puzzolente), il più possibile lontana dalla zona soggiorno.
E’ nel secolo scorso che inizia un percorso di lento recupero del proprio ruolo, all’interno della casa e della vita familiare, in particolare grazie anche al nuovo concetto di cucina americana aperta e grazie allo svilupparsi dell’industria degli elettrodomestici e di nuovi materiali per le finiture in edilizia.